Stella De Chino

 

Mi racconto

Sono nata a Schio il 17 aprile 1972. Mi definisco una “ragazza” di montagna perché cresciuta e ancora residente a  Valli del Pasubio, un paesino ai piedi delle Piccole Dolomiti. Questo fa di me una persona semplice e portata all’umiltà.

Dai miei monti ho appresso che non basta un titolo di studio per dare spessore ad una persona. La differenza la fanno il cuore e  la passione. Oltre a questo però ho percepito fin da ragazzina le paure e le difficoltà della mia terra rispetto alla sessualità.

Il fiorire della mia femminilità si è immediatamente scontrato con una cultura patriarcale, rigida e severa. Studiare è stato sempre per me un modo per liberare i miei orizzonti.

A 18 anni mi iscrivo alla Scuola per Terapisti della Riabilitazione diretta dal prof. Carlo Perfetti, luminare della riabilitazione neurologica mondiale. Il mio imprinting culturale è quello della neurofisiologia e si riassume in questo assunto:  il movimento è conoscenza. L’importanza data al sentire della persona è  la chiave di volta del mio approccio anche in ambito uroginecologico. I nostri genitali vanno integrati con tutto il nostro essere e percepiti anche nel variare delle emozioni.

Nel 1994 inizio a lavorare presso l’area adulti-anziani dell’Asl Alto Vicentino in ambito neurologico e per sei anni lavoro a domicilio con i pazienti diversamente abili e le loro famiglie. Questo mi porta a sentirmi impreparata da un punto di vista educativo e psicologico e, assecondando un sogno nel cassetto, mi iscrivo alla facoltà di Scienze dell’Educazione presso l’Università di Padova.

Nel Novembre 2000 mi laureo specializzandomi nell’Educazione degli Adulti con una tesi sulla terapia della reminescenza. L’importanza della “storia di vita” mi sta molto a cuore e accompagnerà sempre il mio approccio.

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Diventare madre

Ma la Vita in quegli anni mi porta incontro il più grande degli insegnamenti: diventare Madre. Mi laureo infatti con Filippo nel pancione e Sofia per mano. E da quel momento il mio percorso di donna diventa il fulcro anche della mia ricerca personale.

Vivo una forte crisi personale e professionale legata al  bisogno di esprimermi liberamente.

Nel Gennaio 2002 decido quindi di abbandonare il posto pubblico per dedicarmi alla libera professione.

Parto da zero, collaborando con un’amica fisiatra.

Irrompe nella mia vita una problematica che mi porta a mettermi in discussione

Dopo il parto di mia figlia mi ritrovo a soffrire di incontinenza urinaria. Decido di non vivere passivamente tale condizione ma di comprenderla e curarmi.  Pertanto inizio a studiare e e a formarmi nella riabilitazione uro-ginecologica con il Prof. Paolo Di Benedetto, integrandoli con il vissuto personale e l’educazione alla presa di coscienza ed alla percezione.

Attraverso la formazione sul “Massaggio Reflessogeno del Connettivo” (secondo Dicke e Leube) trovo uno strumento fondamentale nel trattamento dei gravi disturbi urologici sia maschili che femminili (ritenzione urinaria e incontinenza) che utilizzando una particolare tecnica manuale stimola direttamente il sistema nervoso neurovegetativo e quindi gli organi interni.

L’indirizzo pedagogico si rivela determinante per il mio nuovo approccio riabilitativo: CURA ed EDUCAZIONE sono inscindibili; il processo di guarigione passa inevitabilmente attraverso la conoscenza e la consapevolezza corporea.

Il mio approccio: unire terapia classica e medicina alternativa

Cerco percorsi formativi alternativi che mi permettano di dare ai miei pazienti un approccio dove la terapia manuale classica si integri con le discipline non convenzionali.

Nell’aprile 2002 mi diplomo come Insegnante di Massaggio del Bambino presso l’AIMI. Proseguo negli studi all’Università di Padova con il percorso straordinario per Fisioterapisti, dove nel Novembre 2003 mi laureo con 110 e lode con una tesi sulla correlazione fra il respiro e la cervicalgia.

In tale occasione conosco Natale Migliorino, docente presso l’Università di Padova, mio relatore verso il quale percepisco da subito una forte affinità.

Assieme a lui e ad altri fisioterapisti fondo il “Circolo Nuove Frontiere Riabilitative”, gruppo di studio e discussione per la diffusione dell’approccio fenomenologico in riabilitazione. Questa esperienza mi permette di approfondire i temi della medicina narrativa e di portare nel mio lavoro la scrittura autobiografica come strumento di cura e comprensione profonda della malattia.

Frequento nel frattempo un corso biennale di tecniche di massaggio e lettura corporale con Maite Bernardelle secondo i principi dell’Human Integration Process diplomandomi nel 2004.

Continuo a frequentare corsi di terapia manuale (Lewit, Mulligan) per non perdere le mie radici nella fisicità fino ad approdare ad un percorso strutturato: per tutto l’anno 2005 prendo parte ai seminari mensili di terapia manuale osteopatica condotti da Cristian Detier, docente di Osteopatia presso l’Università di Bruxelles.

Mi rendo conto però che anche il mio corpo cela misteri e memorie di cui io stessa non sono consapevole e sento un’ulteriore necessità di approfondire l’approccio energetico e psicosomatico.

Scelgo il Dott. Nader Butto frequentando il corso di primo livello “Il settimo senso”. Completo il percorso intrapreso con il Dott. Butto con  il secondo livello “Dynamic Energy” apprendendo la tecnica denominata “lavaggio energetico” messa a punto da egli stesso per sciogliere tensioni emozionali somatizzate.

Nel 2013 ho l’onore di partecipare come relatrice ad un suo convegno a Sirmione parlando della mia esperienza  con il suo approccio in ambito uroginecologico. Una grande gioia per me poter trasmettere il raccordo fra il corpo e le emozioni ad una platea diversa da quella della medicina basata sulle evidenze.

Una vita in formazione

Frequentando i laboratori fenomenologici di terapia manuale condotti da Natale Migliorino ho trovato il trait d’union fra l’approccio intuitivo del massaggio e delle terapie energetiche e quello tecnico della terapia manuale: è nella qualità del contatto, nel reale incontro con l’altro, nell’attenzione al momento presente che si supera la dicotomia fra tecnica ed intuizione e si crea una reale e profonda connessione.

In qualità di docente nel quadriennio 2006-2009 ho collaborato con Natale Migliorino nella preparazione e conduzione del corso “Introduzione ai metodi della Ricerca Qualitativa” rivolto ai professionisti della riabilitazione presso l’Azienda Ospedaliera e l’ASL di Padova.

Dal 2007 mi occupo di  formazione per fisioterapiste e ostetriche.  Il corso “il Perineo Vissuto – laboratorio fenomenologico di Educazione Perineale” è stato proposto in più ambiti tra cui il M.I.P.A. (movimento italiano parto attivo).

Formatrice nel corso “Eu-Pelvis” dal 2010 al 2012, insegno a fianco del prof. Giuseppe Dodi, professore di colon proctologia presso l’Università degli studi di Padova e inizio a scrivere per la rivista Pelviperineologia nella sezione medicina narrativa diretta dal professore.
Dal 2013 mi occupo direttamente della direzione di corsi per professionisti accreditati nell’ambito uro ginecologico e ho dato vita all’Uroginecologia Emozionale.
Il mio percorso di studi è proseguito con l’apprendimento della “Ginnastica Dolce e Globale” secondo il metodo Corpo e Coscienza: una disciplina motoria completa che coniuga il lavoro sul movimento con una visione olistica della persona in relazione a sé stessa, agli altri e all’ambiente che la circonda. La ginnastica dolce e globale secondo il metodo Corpo e Coscienza è il frutto di un’elaborazione del masso-chinesiterapista e sofrologo francese George Courchinoux  che integra i principi della medicina tradizionale cinese con la posturologia e l’approccio occidentale.

E il mio percorso DONNA?

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Omettere i passaggi fondamentali che mi hanno portata ad occuparmi sempre di più di sessualità sarebbe come voler dare un’immagine di me solo come professionista, impeccabile e perfetta.

In realtà un grande travaglio interiore iniziato nel 2004 mi ha portata a mettere in discussione convinzioni e principi che non erano miei ma che avevo semplicemente assorbito dal mio ambiente trasformando la mia vita, le mie relazioni di coppia e il mio sentire.

L’apertura a tematiche come quella del poliamore, delle differenze di  genere e in generale del non giudizio mi hanno aiutata ad accogliere il mio cambiamento e quello degli altri. Saper ascoltare senza giudicare rende il mio lavoro meravigliosamente sorprendente. Ogni persona ha una storia da raccontare e ogni storia ha una sua particolare bellezza, un suo fascino e un suo potenziale di guarigione.

Per questo per completare la mia formazione ho deciso di iscrivermi al corso per diventare Consulente Sessuale presso l’Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata, diretta da Willi Pasini e dal 2018 seguo persone singole, gruppi e coppie in percorsi di tipo educativo/trasformativo.

Ah dimenticavo… sono diventata una biker! Il mio percorso verso una sempre maggior libertà non è sicuramente ancora finito ma la moto rappresenta per me un passaggio meravigliosamente intenso.

La  parte più  importante però la fanno i pazienti… tante delle cose che ho imparato sono merito delle persone che si sono affidate a me a volte anche mettendomi in discussione: grazie a loro il mio cammino di ricerca è costantemente stimolato. 

Attualmente sono in formazione con l’associazione wu-wei per diventare sino-naturopata, la medicina cinese e la sua visione non duale è attualmente infatti la mia grande passione, unita ad un immenso amore per la Vita.

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